lunedì 15 settembre 2014

RIFLESSIONE PERSONALE




L'uso del corpo per comunicare rende la danza un'esperienza assolutamente unica e irripetibile. Essa non rappresenta solo un esplicitarsi individuale ma anche sociale.
Nella danza l'uomo scopre se stesso ma scopre anche l'altro. Lavorando in gruppo egli ha modo di rispettare l'altro condividendo con lui opinioni, pensieri ed emozioni.


Io, personalmente, ballo per divertirmi, per comunicare, per emozionare ed emozionarmi ma soprattutto ballo per sentirmi viva.

Nella stanza da ballo entri vuota da tutto cio che di negativo è presente nella tua vita, lasci fuori preoccupazioni, ansia e stress. Ma entri piena di voglia di imparare, di superare i tuoi limiti e voglia di superare te stessa.


Entri in una stanza dove all'interno c'è vita, dove c'è una grande famiglia che ti aspetta pronta ad aiutarti e a non lasciarti sola.
Nel ballo puoi essere te stessa in tutto e per tutto, puoi esprimere senza problemi la tua parte giocosa, leggera, sensuale e spensierata senza essere giudicata da nessuno.







" avviene qualcosa di magico quando balliamo. Tutto si allinea, il mondo è in perfetta sincronia e in quel momento ci sentiamo pienamente vivi. Ma per essere ballerini nella vita bisogna attraversare esperienze non tanto magiche: rifiuti, paghe schifose, audizioni infinite..fino a sentire che il tuo mondo è tutto in quella stanza fredda..Come vi dicevo la vita da ballerino non è semplice ma a volte tutto si allinea, il mondo è in perfetta sincronia e in quel momento ci sentiamo pienamente vivi " ( step up all in)





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domenica 14 settembre 2014

LA CREAZIONE NELLA DANZA

La danza condivide modalità di espressione e condivisione dei contenuti attraverso esperienze relative al fare e creare.


- Modalità legate al fare, relative all'esecuzione, ampliando i movimenti e le esperienze di danza e indicando un corretto lavoro sul corpo con attenzione sia al dettaglio che all'esecuzione.

- modalità del creare: sviluppando capacità  di esplorazione, produzione e invenzione del movimento. Questa è legata alla produzione artistica individuale e di gruppo.

    - modalità legata all'osservare, confrontando i vari tipi di danza e acquisendo regole per analizzare in modo corretto il movimento.














Deve esserci un rapporto equilibrato tra le modalità di esperienza e deve esserci una reciproca integrazione durante il progetto creativo, il quale ha le seguenti finalità: strutturazione dello schema corporeo, controllo dell'equilibrio, coordinazione senso motoria, controllo della respirazione, controllo posturale e capacità di rilassamento corporeo.



Se è vero che la qualità della nostra esistenza dipende dalla qualità del nostro movimento, la funzione centrale di un progetto creativo in ambito educativo su corporeità e danza richiederà la costruzione non solo di uno specifico ambiente di apprendimento ma anche l'adozione di una cultura interdisciplinare.

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venerdì 12 settembre 2014

LA DANZA COME RISCATTO ALLA VITA

La danza permette all'uomo un riscatto alla vita, permette di avere una seconda opportunità per sentirsi accettati in un mondo pieno di discriminazioni.


VIDEO TRATTO DA "IL CIRCO DELLA FARFALLA"


mercoledì 10 settembre 2014

IL MOVIMENTO CREATIVO E LE FINALITA' DEI PROGETTI DI DANZA

L'aggettivo terapia fa riferimento a un processo di trasformazione e la danza stessa è terapeutica.

Le caratteristiche principali del movimento come terapia sono: la personalità riflessa dal movimento, relazione stabilita tra paziente e terapeuta e i cambiamenti significativi che avvengono nella persona.
Il movimento terapia può essere considerato un processo che procura al soggetto esperienze che portino alla sua crescita e realizzazione.


Il movimento creativo è oggi conosciuto come Metodo Garcia Plevin. Esso è centrato sull'uso dell'improvvisazione che permette la realizzazione sincera e spontanea del movimento e la consapevolezza del rapporto che hanno mente e corpo.
Il movimento creativo permette l'espressione delle parti più nascoste della persona, di quelle parti che non riescono ad esprimersi mediante la parola.

Le finalità dei progetti di danza sono: presa di coscienza del proprio corpo nel tempo e nello spazio, presa di coscienza delle emozioni comunicate attraverso il corpo stesso, condivisione di esperienze creative - emotive e relazionali, promozione della crescita globale della persona, miglioramento della creatività e dell'ascolto attivo, stimolare la capacità di osservazione, accrescere la capacità di comunicare con il corpo, conoscere e sperimentare gli elementi base della danza, creare e comporre mediante lo specifico linguaggio della danza e l'acquisizione di un rapporto equilibrato con il proprio corpo.

Progetti di danza sono finalizzati in ultima analisi a permettere la socializzazione e collaborazione tra le diverse persone, facendo capire l'importanza del rispetto e della valorizzazione da dare alle idee altrui. 









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sabato 6 settembre 2014

DANZA TRA ALIMENTAZIONE E IMMAGINE DEL PROPRIO CORPO

Per parlare  di danza come cura bisogna partire da un paradosso: la danza, in particolare la classica, è un noto fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi dell'alimentazione ma può comunque essere un importante fattore terapeutico per le stesse patologie.

Il servizio di diabetologia dell'ospedale di Gavardo, diretto dal dottor Felice Mangeri, ha ideato da mesi lo studio scientifico denominato "B.A.LLANDO". Due volte a settimana il dottor Felice, specialista in medicina interna, diabetologia e psicoterapia, porta i suoi pazienti a ballare al fine di promuovere la danza come vero e proprio strumento di terapia.
"Il ballo è una forma piacevole di esercizio fisico che facilita la relazione con l'altro, stimola ricordi piacevoli, da emozioni positive e migliora il tono dell'umore. Il ballo presenta vantaggi in termini di perseveranza e socializzazione". 
L'arte, in qualunque modo la si declini, è un importante mezzo sociale e curativo soprattutto.
La promozione di stili di vita salutari è un'esigenza sempre più avvertita nel mondo attuale; deriva dall'esplosione della malattia cronica, ovvero obesità e diabete,legata all'alimentazione scorretta, abuso di sostanze stupefacenti e mal gestione dello stress interno.
Il cambiamento positivo e lo stile di vita salutare devono coprire tutte le età senza distinzione tra sani e malati, giovani o anziani, adulti o bambini. La società intera può, infatti, trarre giovamento dal miglioramento del grado di soddisfazione e benessere collettivo e individuale dei suoi componenti.

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martedì 2 settembre 2014

LA DANZATERAPIA

La danzaterapia è un incontro con il nostro mondo interiore e un cammino che ci permette di comprendere sia noi stessi sia l'altro. Una volta riconosciuti e accettati i nostri punti di debolezza, limiti e paure abbiamo l'opportunità di riconquistare il nostro equilibrio interiore.



La danzaterapia propone un linguaggio che può essere messo in atto da qualsiasi essere umano, indipendentemente dal suo stato si salute.  Nel movimento creativo ognuno può esprimere la propria essenza, rappresentare la propria storia e condividere le proprie emozioni, anche le più nascoste.

Essa è un importante strumento di espressione globale della persona, una forma di manifestazione delle dimensioni profonde della natura umana. 
La danza terapia nasce dopo aver svolto un lavoro con pazienti affetti da disturbi mentali, in particolare con i soldati che nel secondo dopoguerra avevano manifestato disturbi di personalità.

La danzaterapia mira a promuovere l'integrazione fisica, emotiva, cognitiva, relazionale del soggetto ma cerca anche di produrre una maggiore qualità della vita della persona stessa. 

Essa permette di lavorare su aree: cognitive (migliorando l'apprendimento di concetti), emotiva ( incrementando la capacità di manifestare i propri sentimenti e vissuti), relazionali (lavoro sul rapporto con gli altri e lavoro di gruppo) e psicomotoria ( migliorare il coordinamento, l'equilibrio e la coordinazione motoria). 



Essa lavora sul corpo, spazio, peso e tempo cercando di: aumentare la consapevolezza del soggetto di se stesso e del suo corpo, promuovere il benessere della persona, stimolare l'energia e sviluppare competenze relazionali. Bisogna dunque proporre il linguaggio della danzaterapia come ponte di comunicazione, sviluppare il senso d'ascolto e essere responsabili circa la relazione terapeutica. 

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giovedì 28 agosto 2014

DANZA EDUCATIVA

La danza riesce a conciliare nel migliore dei modi lo sviluppo motorio con quello espressivo e comunicativo. La sua pratica può infatti migliorare lo sviluppo fisico ma anche emotivo del soggetto.


La danza è una disciplina con modalità d'apprendimento diverso a seconda che si voglia educare la persona o formare un ballerino.
Essa può essere collegata a varie tipologie d'educazione.
Rispetto all'educazione estetica la danza permette lo sviluppo di varie abilità percettive, di performance ma anche l'accesso a una particolare forma di sapere.


Rispetto all'educazione culturale la danza favorisce la comprensione di varie culture e le rispettive tradizioni e inoltre sviluppa nel soggetto la conoscenza e l'interesse per i valori collegati alla danza di quella cultura.

Rispetto all'educazione sociale la danza fornisce opportunità per esplorare le relazioni fra sentimenti, incoraggia l'indipendenza e promuove disponibilità al lavoro di gruppo.
Rispetto all'educazione motoria sollecita un rapporto intenso con il corpo e costituisce una maggiore consapevolezza dei limiti ma anche delle possibilità del proprio corpo.
Rispetto all'educazione trasversale essa sviluppa l'autonomia e favorisce la ricerca di nuovi apprendimenti flessibili ma non lineari. 


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